Fimografia del Festival del Cinema dell'Asinara

ALIENI SULLA SPIAGGIA

di Miroslav Novak

Alla ricerca della foca monaca. Sarebbe sufficiente questo sottotitolo per parlare dell’opera di debutto di Miloslav Novák, che potrebbe sembrare un documentario naturalistico, ed invece è tutt’altro. Un giorno, a Novak, appare in sogno una foca monaca. La visione notturna gli apre un mondo di interrogativi: dove sono finite le foche? Perché ad un certo stadio dell’evoluzione le foche hanno abbandonato le spiagge del mediterraneo? Che cosa c’entra Mussolini con i mammiferi d’acqua? Un folle e poetico viaggio da Praga alla Sardegna, in compagnia di un filosofo che sostiene il ritorno al mondo fococentrico, uno studioso che trasmette gli inni nazionali nelle acque marine, vecchi pescatori che parlano con le foche. Diviso in capitoli: “territorialismo”, “colonialismo”, “nazionalismo”, sembra un trattato di storia imbevuto di etologia. Che però fa sorridere e pensare con leggerezza. Parlato in ceco, sardo e fochese. (Repubblica Ceca/Italia – 2008 – 90′)

BEN 10: ALIEN SWARM

di Alex Winter

Elena è una vecchia amica di Ben e avvisa il nostro eroe di un possibile attacco alieno alla Terra. Cinque anni dopo gli eventi del primo film, il quindicenne Ben Tennyson è tornato alla sua normale vita quotidiana. Conclusa la sua ultima avventura, Ben ha messo da parte l’Omnitrix ed è cresciuto fino a diventare un adolescente. Una nuova minaccia tuttavia è in arrivo sulla Terra. Una razza di alieni, gli Highbreed, è recentemente atterrata sul pianeta con lo scopo di distruggere l’umanità intera. Max, il nonno di Ben, nonchè membro della squadra per la difesa della terra, dopo essersi messo in viaggio per fermarli non ha più dato notizie di sè. Ben non ha altra scelta che ricorrere ancora una volta all’Ominitrix, che per l’occasione verrà ricalibrato in modo da adattarsi ad un corpo da adolescente, portanto così a nuove funzionalità, e nuove forme aliene in cui trasformarsi. (Usa – 2009 – 90’)

ARITMIE DI UNA CITTÀ

di Salvatore Busia

Il film, prodotto dallo storico cineclub turritano ” Fedic Porto Torres” è una rappresentazione narrativamente libera, ai limiti dell’astrazione, della porto torres dopo l’insediamento industriale. Tra documento e film politico, Busia prova a fare la sintesi in forma d’immagine di un periodo complesso e decisivo per la città turritana. (Italia – 1971 – 21′)

DEBITO D’OSSIGENO

di Giovanni Calamari

Un film-documentario sulla drammatica realtà che le famiglie italiane stanno vivendo. Cosa accade quando una famiglia italiana del ceto medio perde il lavoro in piena crisi economica? Come sopravvive una lavoratrice precaria e ragazza madre con un contratto in scadenza? Un viaggio tra fatiche quotidiane, incertezze, rabbia e desiderio di cambiare il futuro. “Ho cominciato a lavorare al progetto nel 2007, quando già si parlava di nuove povertà anche con la crisi economica mondiale lontana. Nel 2008 ho iscritto il progetto al Bando Cinema della Provincia di Milano ottenendo il finanziamento per poter realizzare il documentario. La produzione e’ durata due mesi, abbiamo lavorato con una troupe ridotta al minimo (la stessa che aveva lavorato sul mio lavoro precedente ‘Martha, memorie di una strega’). Il mio metodo di lavoro consiste nell’immergersi nella realtà da filmare fino a diventare “invisibile” e ottenere una totale spontaneità dai personaggi filmati.” (Italia – 2009 – 70′)

** SOTTOTITOLAZIONE PER NON UDENTI realizzata da Isotta Cuccodoro.

LA BOCCA DEL LUPO

di Pietro Marcello

Enzo torna a Genova dopo tanti anni di assenza di cui molti trascorsi in carcere. Ad aspettarlo nella piccola casa di famiglia nel ghetto c’è Mary, la compagna di una vita rimasta a aspettare il suo ritorno. La Genova della sua infanzia e dei racconti di suo padre, che l’aveva sempre descritta come una città ideale, sembra svanita nel nulla. Del resto, i ricordi di Enzo sono confusi e i luoghi del suo passato sono stati intaccati in modo profondo dallo scorrere del tempo. (Italia – 2009 – 76′)

VINCITORE DEL 27.o TORINO FILM FESTIVAL. PRESENTATO AL 60.FESTIVAL DI BERLINO (2010) NELLA SEZIONE ‘FORUM’. DAVID DI DONATELLO 2010 COME MIGLIOR DOCUMENTARIO LUNGOMETRAGGIO.

LE QUATTRO VOLTE

di Michelangelo Frammartino

Sullo sfondo panoramico della Calabria Jonica si intrecciano quattro episodi, frammenti in realtà di un’unica storia. Quella di un’anima che attraversa in successione quattro vite: un vecchio pastore che vive i suoi ultimi giorni; la nascita e le prime settimane di vita di un capretto fino al primo pascolo; la vita di un abete nel corso delle stagioni; la trasformazione del vecchio abete in carbone attraverso il mestiere dei carbonai.(Italia, Svizzera, Germania – 2010 – 88′)

PRESENTATO ALLA 42. ‘QUINZAINE DES RÉALISATEURS’ (CANNES 2010). NASTRO SPECIALE 2010 “PER IL REALISMO POETICO E LE EMOZIONI DI UN FILM SORPRENDENTE”.

SOLE NERO

di Daniele Atzeni

Negli anni ’60 a Porto Torres, piccolo centro costiero in provincia di Sassari, fu impiantato ad opera Sir di Nino Rovelli, grazie anche ai cospicui finanziamenti del Piano di Rinascita, un imponente stabilimento petrolchimico, che secondo i proclami dell’epoca avrebbe dovuto risolvere i problemi occupazionali dell’intera provincia. A distanza di quasi 50 anni, dopo il fallimento della Sir e il passaggio degli stabilimenti all’Eni, non solo gli operai petrolchimici devono periodicamente lottare per salvaguardare il proprio posto di lavoro, minacciato da riassetti societari, passaggi di proprietà degli stabilimenti, crisi vere o presunte, ma molte famiglie del territorio devono fare i conti con le malattie professionali e i decessi dei propri congiunti, causati dall’esposizione a sostanze tossiche durante il lavoro all’interno dell’area industriale. Soggetto vincitore del secondo premio nel concorso per progetti cinematografici “Il cinema racconta il lavoro” dell’Assessorato al Lavoro della RAS. (Italia – 2010 – 40′)

SANGUE E CEMENTO

di Gruppo Zero

Questo film ripercorre con precisione gli eventi che hanno contribuito a rendere così tragico il bilancio del terremoto del 6 aprile in Abruzzo, documentando cause recenti e responsabilità remote di chi ha costruito male per risparmiare sul materiale e sulle tecniche, di chi doveva controllare ma non lo ha fatto e degli amministratori che hanno favorito la speculazione a discapito della sicurezza dei cittadini, causando la morte di 299 persone. Il percorso è semplice; si pongono delle domande. Razionali. Si intervistano decine di testimoni, tra rappresentanti delle istituzioni, sismologi, geologi, tecnici del territorio e delle costruzioni, avvocati e giudici. “Sangue e cemento” è il frutto di questa indagine. Un’ inchiesta che racchiude nel titolo il significato di questo dramma. (Italia – 2009 – 52′)

SOTTOTITOLAZIONE PER NON UDENTI realizzata da Isotta Cuccodoro.

L’UOMO DI ALCATRAZ

di John Frankenheimer

Per un pluriassassino la condanna a morte viene commutata in ergastolo, inasprito da prolungati periodi di isolamento continuo. Il condannato, Robert Stroud, comincia per caso ad allevare in cella un passero e il suo interesse per l’ornitologia cresce fino a diventare una dedizione assoluta. Inizia delle ricerche, anche di carattere scientifico, che andranno avanti fino a trasformarlo in un vero esperto nella materia e a fargli scrivere dei libri di successo. Unico suo contatto con il mondo esterno sono le visite della madre. (Usa – 1962 – 147′)

COPPA VOLPI COME MIGLIOR ATTORE A BURT LANCASTER ALLA MOSTRA DI VENEZIA DEL 1962.

HARRY POTTER E LA PIETRA FILOSOFALE

di Chris Columbus

Harry Potter ha passato i primi dieci anni della sua vita abitando nel sottoscala della casa dei suoi zii, Petunia e Vernon Dursley. Nei giorni che precedono il suo undicesimo compleanno iniziano ad arrivare in casa Dursley delle strane lettere indirizzate a Harry scritte con inchiostro verde e accompagnate da un gufo. I suoi zii però fanno di tutto per impedirgli di leggerle e per sfuggire al continuo recapito delle missive, decidono di portare Harry in un posto molto remoto dove nessuno li può trovare. Qui invece incontrano il gigante Hagrid, furioso con i Dursley perché hanno impedito a Harry di leggere le lettere e che non gli hanno rivelato la vera identità dei suoi genitori. Harry infatti è figlio di due potenti maghi che sono stati uccisi non in un incidente stradale, come gli è stato sempre raccontato, ma in uno scontro con un mago malvagio che è anche l’artefice della cicatrice a forma di fulmine che Harry ha sulla fronte. Hagrid rivela al ragazzo che le misteriose lettere erano l’invito ad andare a studiare alla Hogwarts School, dove invece delle materie classiche si insegnano l’arte della magia e della stregoneria. Felice per aver scoperto la sua vera natura, Harry accetta di frequentare la scuola, e si avvia a prendere il misterioso Hogwarts Express, il treno che parte dalla piattaforma 9 e 3/4 della stazione di King’s Cross a Londra. Sul treno incontra dei nuovi amici, Hermione Granger e Ron Weasley, e insieme a loro si imbarca nella nuova avventura a Hogwarts, dove finalmente trova il calore e l’affetto che finora non ha mai avuto. (Gb, Usa – 2001 – 152′)

LA FABBRICA DI CIOCCOLATO

di Tim Burton

Cinque biglietti d’oro sono nascosti in altrettante tavolette di cioccolato fabbricate dal signor Willy Wonka. I fortunati bambini che riusciranno a trovarli potranno varcare i cancelli della Fabbrica di Cioccolato del signor Wonka ed entrare così in contatto con il suo magico mondo. Per Charlie Bucket, un bambino povero, vincitore dell’ultimo biglietto, sta per iniziare un’indimenticabile avventura… (Usa, Gb- 2005 – 105′)

TROY

di Wolfgang Petersen

Nel 1193 a.C. Paride, principe di Troia, rapisce Elena, moglie di Menelao, re di Sparta. Da quel momento ha inizio la guerra di Troia che vede il contrasto tra Achille e Agamennone, l’uccisione di Patroclo ad opera di Ettore e la vendetta di Achille. ‘Troy ‘di Wolfgang Petersen è una lunga e tuttavia non prolissa parafrasi dell’Iliade in forma di superspettacolo. Non ci sono gli dei, mancano molte situazioni del poema, altre sono aggiunte; ma Brad Pitt è un Achille coi fiocchi, Peter O’ Toole è un Priamo entusiasmante. Tengo a scandalizzare subito gli eruditi e i benpensanti confessando che mi sono divertito.” Tullio Kezich, ‘Corriere della Sera’, 14 maggio 2004. (Gb, Malta – 2004 – 161′)

SENTIERI SELVAGGI

di John Ford

Ethan Edwards, avendo fatto ritorno al ranch del fratello Aaron nel Texas, è accolto festosamente dalla famiglia. Un giorno arriva al ranch una squadra di coloni, guidati dal Rev. Sam Clayton, che danno la caccia agli indiani razziatori di bestiame. Lasciato a casa il fratello, Ethan parte con gli altri: è con loro anche Martin Pawley, un mezzo sangue allevato in casa Edwards. Ethan e Martin si rendono conto ben presto che i Comanches hanno rubato il bestiame per allontanare i coloni dalle loro case; tornati al ranch trovano che la famiglia è stata sterminata dai pellirosse, guidati dal loro capo Scar, mentre le figlie Debbie e Lucy sono state rapite. Ethan, Martin e Brad Jorgensen, fidanzato di Lucy, vanno in cerca degli indiani. Alcuni giorni più tardi Ethan trova il corpo esanime di Lucy: alla notizia della sua morte, Brad attacca da solo il villaggio dei Comanches e viene ucciso. Ethan e Martin continuano a cercare Debbie finché le nevicate invernali non li costringono a tornare al ranch dei Jorgensen. Appena la stagione lo permette, Ethan e Martin riprendono le loro ricerche: ma passeranno cinque anni prima che Ethan possa incontrare il crudele e sanguinario Scar. Egli apprende che Debbie è stata allevata da una giovane donna indiana ed è attualmente una delle mogli di Scar. Avendo affrontato il capo indiano, Ethan viene ferito ed è riportato a casa da Martin. Un reparto di cavalleria si unisce ai pionieri per respingere i Comanches della zona: l’accampamento indiano viene assalito e i pellirossa sono sterminati. Sulle prime Ethan vorrebbe uccidere la nipote Debbie, divenuta moglie di un indiano, ma poi la prende con sé e la riporta in seno alla famiglia Jorgensen. (Usa – 1956 – 124′)

DERSU UZALA

di Akira Kurosawa

All’inizio del secolo, il capitano Arseniev conduce una piccola spedizione di ricognizioni geografiche ai confini della Cina, nella vasta e inesplorata zona del fiume Ussuri. Una sera, mentre gli uomini riposano accanto al fuoco, si presenta un cacciatore anziano della tribù dei Gold. E’ un tipo bizzarro, ma saggio, esperto della regione e privo della famiglia, toltagli da una epidemia di peste. Invitato a fungere da guida, Dersu accetta e si dimostra molto utile: insegna a tutti i segreti della natura e salva la vita ad Arseniev una notte in cui vengono colti da una tempesta di vento mentre sono soli e sperduti in una palude. A sua volta il capitano salva Dersu dalle rapide di un torrente. Separatisi con dispiacere, i due amici si ritrovano nel corso di una seconda spedizione. Ma l’anziano cacciatore sta divenendo cieco. Arseniev lo conduce in città, e lo ospita in una casa alla quale il Gold non è abituato. Quando Dersu sente la nostalgia della tajga, Arseniev gli regala un fucile modernissimo che ingolosirà un ignoto brigante e costerà la vita al vecchio. (URSS, Giappone – 1975 – 128′)

OSCAR 1975 MIGLIOR FILM STRANIERO. FESTIVAL DI MOSCA 1975 GRAN PREMIO. PREMIO DAVID 1977 PER MIGLIORE FILM STRANIERO.