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Le proiezioni sono gratuite. Il trasporto del pubblico per l’Asinara, al costo di 10 euro, sarà assicurato dalle motonavi “Rais del Golfo” (partenza dalla banchina “alto fondale” di Porto Torres, ore 19) e “Ogliastra” (partenza dal Porto Stintino Mannu a Stintino, ore 18,30)
Per i “Film del cuore” partenza alle ore 16 con la motonave “Alcor” dal porto di Tanca Manna a Stintino, previa prenotazione al 3404695962
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Asinara (foto1, foto2)

L'economia dell'isola, prevalentemente agricolo pastorale, si è integrata con l'attività dei pescatori provenienti da Camogli; ancora oggi è possibile visitare il paesino di Cala d'Oliva un tempo abitato dai pescatori e successivamente, finché erano attivi i penitenziari, dagli agenti di polizia e dalle loro famiglie. Nel 1100 circa viene costruito il monastero Camaldolese, che darà anche il nome alla Cala di Sant'Andrea. Nel 1800 l'isola è stata utilizzata come Lazzaretto, poi durante la prima guerra mondiale come Stazione marittima di quarantena (Cala Reale); di questo periodo la traccia giunta a noi consiste nell'Ossario Austro-Ungarico e poche edifici in rovina. Nel secolo successivo, invece, è stata adibita a "colonia penale" con oltre 10 distretti, verso la fine del 1900 una parte è stata utilizzata come penitenziario di massima sicurezza. La famiglia Berlinguer ha ceduto la proprietà dell'isola Piana alla Regione autonoma della Sardegna. E infine, dopo la smobilitazione dei penitenziari, c'è stata la creazione del Parco Nazionale dell'Asinara (1998) con provvedimenti provvisori, ratificati nel 2001-2002. Ancora oggi molte competenze sono suddivise tra il Ministero dell'Interno, la Regione Sardegna, l'Ente Parco e il comune di Porto Torres.


Cala d’oliva
(foto1, foto2)

Il nome rimanda ad antiche storie che si intrecciano con le inevitabili leggende che attecchiscono in modo particolare nelle zone in qualche modo isolate e poco conosciute. Data la sua posizione è un ottimo punto di osservazione sia per le specie faunistiche quali il muflone e gli asinelli bianchi, sia per il whale-watching, l'Asinara costituisce infatti il limite sud-ovest del Santuario dei Cetacei, attraversato dalle loro migrazioni e utilizzato per la loro riproduzione. Inoltre, offre per la sua altezza relativa una magnifica visione dell'isola a 360”, che permette di ammirare l'isola dall'alto e tutto il Golfo dell'Asinara. Poi ci siamo diretti verso la zona più a Nord di tutta l'isola, il Faro di Punta dello Scorno, voluto da Alberto Ferrero De Lamarmora e costruito nel 1854.